Progettata dall’architetto Domenico Dolcemascolo da Sciacca e donata dal vescovo Andrea Lucchesi Palli (1755-1768) alla città nel 1765, comprendeva 18000 volumi (350 manoscritti, 32 codici arabi, 82 incunaboli e 3000 cinquecentine) ed un medagliere, collocati in una struttura lignea dello scultore Pietro Carletto; il suo patrimonio si è poi arricchito con le raccolte librarie appartenenti alle corporazioni religiose soppresse (circa 8000 volumi provenienti da diversi conventi) fino ad arrivare all’attuale consistenza di circa 50.000 volumi di cui circa 23.000 anteriori al 1830.